Piani del traffico (PUT, PPT, PET)

Presentazione

Moderazione del traffico

 

Misure di mdt

 

Piani del traffico

 

Curriculum piani del traffico

 

Curriculum mdt

Paesaggio e ambiente

 

Schede consiglio interventi edilizi

Turismo

 

Schede consiglio marketing turistico

 

Manuale Marketing dell'accoglienza

 

Un moderno sistema di gestione del traffico

La metodologia adottata dai Piani Urbani del Traffico della "nuova generazione" si basa su un approccio innovativo sperimentato da circa 30 anni da numerosi paesi europei, la moderazione estensiva del traffico, che permette di affrontare finalmente in modo efficace i problemi della fluidità della circolazione, della sicurezza e della qualità urbana.

Nei numerosi Comuni che hanno adottato questo approccio, sono stati già realizzate decine di interventi che hanno migliorato in modo visibile la circolazione e la qualità urbana, quali ad esempio:

  • rotonde compatte (25-30 m. di diametro esterno) anche in incroci con rilevanti flussi di traffico (fino a 30.000 veicoli/giorno in ingresso)

  • minirotonde carreggiabili (15-22 m. di diametro esterno)

  • passaggi pedonali soprelevati

  • "porte di ingresso" dell’abitato

  • protezione degli accessi di scuola e dei percorsi pedonali

 
 I principali "punti forti" di un P.U.T. basato sulla MdT
  • principale elemento di differenza: proposte di progetto concrete, e cioè sia "schemi viari" (gerarchia, sensi di marcia...) a scala 1:2.000 o 1:5.000, sia soprattutto progetti di massima (scala 1:500) e di dettaglio (scala 1:200) di tutti gli assi e nodi della rete viaria, (Piani Particolareggiati e ai Piani Esecutivi del Traffico)

  • peso contenuto delle indagini rispetto alle proposte del Piano (1/3 e 2/3 rispettivamente contro 2/3 e 1/3 dei P.U.T. "classici")

  • indagini finalizzate (O/D, flussi di traffico, incidenti, velocità, tempi di percorrenza....)

  • coinvolgimento e sensibilizzazione del pubblico con un'indagine presso le famiglie e le scuole e una forte attività di comunicazione (mostre, documenti di informazione...)

  • numerosi comuni piccoli e grandi stanno adottando questo approccio:
    in Piemonte: Vercelli, Biella, Carmagnola, Tortona, Fossano, Chieri, Grugliasco, Beinasco, Rivalta, Borgaro, Caselle, Cossato, Arona, Trecate.....

    in Lombardia: Melegnano, Novate, Cernobbio, Crema... in Emilia: Forlì, Modena, Cattolica, Cavriago, Cesenatico….
    in Veneto: Verona, Garda, Bardolino, Lazise

 
  I principali "punti forti" della MdT
  • soluzioni sperimentate ormai da 30 anni in tutti i paesi del centro e nord Europa (vie residenziali, zone a velocità 30 km/h, passaggi rialzati.....)

  • concezione integrata dello spazio stradale (ecologia urbana, ingegneria del traffico, urbanistica, arredo urbano)

  • fluidificazione del traffico con trasformazione di incroci semaforizzati in rotonde

  • rallentamento delle velocità più elevate con passaggi rialzati in funzione di dossi, sfalsamenti dell'asse stradale, restringimenti

  • recupero di spazio stradale per il parcheggio e i pedoni

  • creazione di itinerari e attraversamenti sicuri per i pedoni (marciapiedi continui, passaggi rialzati....) con completa eliminazione delle barriere architettoniche

  • protezione accentuata delle zone di accesso a scuole, edifici pubblici, servizi e zone commerciali

  • miglioramento della qualità ambientale con spazi pedonali, arredo, verde

  • diminuzione dell'inquinamento atmosferico e del rumore (fino al 40% su tutto l'arco del giorno e dell'anno)

  • diminuzione dei costi individuali e collettivi della mobilità

  • diminuzione degli incidenti (in generale -10% all'anno) e della loro gravità

  • creazione di un ambiente in cui sia possibile la convivenza pacifica tra auto e pedoni

  • miglioramento dell'immagine e dell'attrattività della città